Moda, il calendario torna lungo
Milano, 15/04/2010
Dopo i «tagli» e le polemiche, a settembre una settimana di sfilate.
MILANO - «È andata come è andata. Ma da settembre si cambia». La promessa di Mario Boselli, fatta l' indomani del «restringimento» del calendario secondo i voleri della direttora di Vogue America Anna Wintour, è stata mantenuta. Con una lettera asciutta e a tratti orgogliosa, il presidente della Camera Nazionale della Moda ieri ha comunicato per la prossima «tornata» una settimana della moda nel senso proprio del termine, dal 22 al 28 settembre, «che consentirà un lavoro razionale e meno stressante per tutti». Dopo lo sfinente tour de force dello scorso febbraio, con 18 presentazioni al giorno e un accavallarsi convulso dei grandi marchi nel weekend (i giorni in cui la Wintour aveva assicurato la sua presenza alle sfilate), da settembre si torna finalmente alla ragione. Sei giorni con la presenza di tutti i maggiori stilisti e il settimo dedicato ai marchi che si rivolgono al mercato internazionale: una decisa inversione di rotta rispetto al precedente calendario, bacchettato per primo dall' imprenditore Diego Della Valle («il problema non è l' arroganza di chi chiede, ma la debolezza di chi risponde») e subito dopo dal sindaco di Milano Letizia Moratti che aveva invitato i grandi della moda a «fare squadra». Un necessario ritorno alla normalità, con una mano sul cuore e l' altra sul portafogli, cercando di sostenere e difendere un settore che rappresenta il 4 per cento del Pil, penalizzato dal calendario compresso che ha messo in ombra la leadership italiana. Peraltro svilita anche dalla fashion-week di Parigi, che non ha ceduto ai capricci della Wintour e ha spalmato la settimana della moda in nove-lunghi-giorni. L' annuncio del nuovo corso, già approvato con parole di soddisfazione dai grandi nomi della moda come Giorgio Armani e Patrizio Bertelli, è stato «benedetto» anche dal sindaco di Milano Letizia Moratti. «Ho incontrato i direttori dei giornali di moda - ha detto ieri il sindaco al termine di una colazione di lavoro con l' editoria del settore - per rendere sempre più attraente la nostra settimana della moda». Il sindaco Moratti ha assicurato che l' obiettivo sarà quello di riportare la settimana delle sfilate alla sua naturale durata di sette giorni e non ha escluso che i defilé possano invadere anche luoghi insoliti, come lo stesso municipio di Palazzo Marino. «Non posso anticipare nulla, ma vi assicuro che ci saranno tante belle sorprese».
Michela Proietti
MILANO - «È andata come è andata. Ma da settembre si cambia». La promessa di Mario Boselli, fatta l' indomani del «restringimento» del calendario secondo i voleri della direttora di Vogue America Anna Wintour, è stata mantenuta. Con una lettera asciutta e a tratti orgogliosa, il presidente della Camera Nazionale della Moda ieri ha comunicato per la prossima «tornata» una settimana della moda nel senso proprio del termine, dal 22 al 28 settembre, «che consentirà un lavoro razionale e meno stressante per tutti». Dopo lo sfinente tour de force dello scorso febbraio, con 18 presentazioni al giorno e un accavallarsi convulso dei grandi marchi nel weekend (i giorni in cui la Wintour aveva assicurato la sua presenza alle sfilate), da settembre si torna finalmente alla ragione. Sei giorni con la presenza di tutti i maggiori stilisti e il settimo dedicato ai marchi che si rivolgono al mercato internazionale: una decisa inversione di rotta rispetto al precedente calendario, bacchettato per primo dall' imprenditore Diego Della Valle («il problema non è l' arroganza di chi chiede, ma la debolezza di chi risponde») e subito dopo dal sindaco di Milano Letizia Moratti che aveva invitato i grandi della moda a «fare squadra». Un necessario ritorno alla normalità, con una mano sul cuore e l' altra sul portafogli, cercando di sostenere e difendere un settore che rappresenta il 4 per cento del Pil, penalizzato dal calendario compresso che ha messo in ombra la leadership italiana. Peraltro svilita anche dalla fashion-week di Parigi, che non ha ceduto ai capricci della Wintour e ha spalmato la settimana della moda in nove-lunghi-giorni. L' annuncio del nuovo corso, già approvato con parole di soddisfazione dai grandi nomi della moda come Giorgio Armani e Patrizio Bertelli, è stato «benedetto» anche dal sindaco di Milano Letizia Moratti. «Ho incontrato i direttori dei giornali di moda - ha detto ieri il sindaco al termine di una colazione di lavoro con l' editoria del settore - per rendere sempre più attraente la nostra settimana della moda». Il sindaco Moratti ha assicurato che l' obiettivo sarà quello di riportare la settimana delle sfilate alla sua naturale durata di sette giorni e non ha escluso che i defilé possano invadere anche luoghi insoliti, come lo stesso municipio di Palazzo Marino. «Non posso anticipare nulla, ma vi assicuro che ci saranno tante belle sorprese».
Michela Proietti
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